San Crescentino e Bacco

di Elena Barbetti, IV BLC del Liceo G. Mazzatinti di Gubbio

Nella quinta sala della Pinacoteca del Museo Civico di Palazzo dei Consoli possiamo ammirare un’opera raffigurante San Crescentino (sec. XVII), attribuita a Simon Vouet, uno dei pittori francesi più vicini al Caravaggio.

Crescentino fu un soldato romano di fede cristiana, martirizzato ai tempi delle persecuzioni di Diocleziano. In quanto martire cristiano, è considerato santo dalla Chiesa cattolica, nonché santo patrono delle città di Urbino nelle Marche, di Crescentino in Piemonte e il compatrono di Città di Castello in Umbria.


La fisionomia del volto del santo ricorda quella del Bacco di Caravaggio, un dipinto realizzato tra il 1596 ed il 1598, conservato nella Galleria degli Uffizi di Firenze. Infatti, entrambi i soggetti hanno un viso paffuto, guance rosee e capelli con boccoli. L’opera caravaggesca è un trionfo di colori accesi e brillanti, con i quali il pittore raffigura le foglie che adornano il capo e la frutta; al contrario, Vouet preferisce colori più spenti e cupi, come il nero e il marrone della veste. Il pittore francese, attraverso un abile gioco di luce, valorizza il particolare della mano, che ha un’anatomia profondamente realistica, e della manica dell’abito, dipinta di un bianco perlato e decorata con un intarsio di stoffa blu lucente.

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