LA CERAMICA DI IERI E OGGI DIALOGA NEI MUSEI EUGUBINI

Parte Intersezioni/Zero, progetto curato da Domenico Iaracà che lega Palazzo dei Consoli, Museo Diocesano e Palazzo Ducale

E’ la ricorrenza nazionale di “Buongiorno ceramica!” a fare da sfondo a  Intersezioni/Zero, il progetto che parte da Gubbio il 19 maggio (inaugurazione alle 17) e che coinvolge Palazzo dei Consoli, Museo Diocesano e Palazzo Ducale in un’anteprima nazionale che darà ai visitatori l’opportunità di intravedere la corrispondenza tra opere delle collezioni storiche e altre appositamente scelte per interagire con esse.

E dall’8 luglio Gubbio, dopo aver dato una esemplificazione del possibile dialogo tra opere di epoche e materiali diversi, sarà protagonista di un percorso nel quale il bucchero farà da padrone, in un viaggio che, anche questa volta, andrà dall’archeologico al contemporaneo prevedendo l’utilizzo di questa tecnica ceramica anche per oggetti di design.

Se per l’anteprima le opere arriveranno perlopiù da collezioni private, per il focus estivo le opere nella maggior parte verranno create appositamente per l’evento, raccogliendo in particolare i frutti dei corsi tenuti in tutta Italia dall’eugubino Gabriele Tognoloni. Il binomio Gubbio e bucchero non può poi non passare per almeno una delle botteghe storiche della città, in particolare per quella Buccheri Antonio Rossi: all’interno di INTERSEZIONI/ZERO è previsto un omaggio a Gaetano Rossi, recentemente scomparso.

Già prima del lancio ufficiale del progetto, la scelta curatoriale ha raccolto l’approvazione del Museo Gianetti di Saronno, in provincia di Varese, dove le collezioni di porcellane antiche saranno coinvolte in una tappa ulteriore del percorso dal titolo INTERSEZIONI /BIANCO.

La mostra è stata realizzata con il concorso de La strada della ceramica umbra e con il supporto economico della Regione Umbria.

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Museo Civico Palazzo dei Consoli

Palazzo dei Consoli costituisce con il complesso di Piazza Grande e Palazzo del Podestà una tra le più maestose e ardite realizzazioni urbanistiche medievali e testimonia la grandiosità del progetto politico e istituzionale del Libero Comune di Gubbio.

La costruzione del complesso monumentale nato come nuovo centro politico e simbolo della città e del territorio viene decretata tra il 1321 e il 1322. Alla metà del Trecento le strutture principali dovevano essere pressoché completate. L’edificio venne dotato di un acquedotto interno in grado di alimentare fontane, accanto a ciò la presenza dei servizi igienici e delle tubature per l’acqua corrente dà testimonianza dell’alto grado di competenza raggiunto dalle maestranze eugubine.

L’antico palazzo di governo fu destinato ad ospitare le principali magistrature ed istituti del Libero Comune di Gubbio: il Consiglio generale del Popolo, i Consoli e il Gonfaloniere di Giustizia oltre al Capitano del Popolo e al Connestabile a capo dei 24 armati incaricati della guardia del palazzo.
Dal 1909 le sale di Palazzo dei Consoli ospitano le collezioni del Museo Civico. La raccolta museale, allestita su diversi piani, illustra la storia e la cultura locale dalla preistoria al XX secolo.

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